
CYBERBULLISMO
Benvenuto nel mio sito!
Questo sito è nato come "PRODOTTO" per l'esame conclusivo del primo ciclo di istruzione
as 2019/2020 - classe 3C - Istituto Don Milani - plesso Saltini di Oreno
Andrea Valenza
Spero sia di vostro gradimento e risulti interessante.
Buona lettura!
«Non essere vittima di bullismo in silenzio. Non permettere che facciano di te una vittima. Non accettare la definizione di nessuno sulla tua vita, definisci te stesso».
Harvey Fierstein, attore e sceneggiatore
Introduzione
Il termine Cyberbullismo, nato dall'unione delle due parole "cyber" e "bullismo", assume il significato di "atto aggressivo, prevaricante o molesto compiuto tramite strumenti telematici". In sostanza è la forma tecnologica del bullismo dove la componente di molestia fisica compiuta tipicamente in ambito scolastico da persone note viene sostituita con molestie psicologiche in un contesto di anonimato e su scala planetaria attraverso i formidabili strumenti di comunicazione che internet ci offre.
Per comprendere il cyberbullismo è necessario conoscere lo spazio in cui tali attività si compiono, esattamente come per conoscere il bullismo si deve comprendere il funzionamento dell'ambiente prevalentemente scolastico e le sue logiche sociali.
Il cyberbullismo, come già anticipato, fa leva sulla comunicazione effettuata con strumenti telematici e quindi si basa su una vastissima rete di elaboratori elettronici interconnessi tra loro.


La comunicazione telematica
Quando si parla di comunicazione telematica si presuppone l'esistenza di una rete di telecomunicazioni e cioè un insieme di collegamenti telefonici e un insieme di elaboratori. Chiunque voglia comunicare con strumenti telematici deve necessariamente appoggiarsi ad un operatore telefonico (ad esempio TIM, WIND, VODAFONE, ETC...) che offre tipicamente alcuni servizi di comunicazione telematica di base (telefono, SMS, connessione dati internet).
Al di sopra di questi servizi di base, numerose aziende (detti "over the top") offrono servizi di comunicazione avanzata sfruttando la connessione dati. Per poter usufruire di questi servizi avanzati è sempre necessario utilizzare un software (programma informatico) che sia in grado di comunicare con i server/servizi: parliamo ad esempio di "App", browser web o di software da installare.
In generale, tutte le comunicazioni che vengono effettuate lasciano almeno una traccia presso l'operatore telefonico di accesso e nel server di erogazione del servizio e quindi si potrebbe dire che tutte le comunicazioni telematiche sono tracciabili.


Tuttavia non è così: spesso rintracciare l'esecutore di una attività illecita su internet non è affatto semplice e a volte può essere tecnicamente impossibile a causa del numero elevato di passaggi intermedi, del posizionamento dei server di erogazione (spesso fuori dalla UE) e della diversa legislazione extra-UE. Nella maggior parte dei casi, per accedere ad un servizio disponibile su Internet è necessario registrarsi in modo da poter essere riconosciuto. Tuttavia anche in questo caso le procedure di registrazione non sono molto stringenti in termini di sicurezza informatica e pertanto è possibile che un utente si registri sul servizio con una identità diversa o con una identità falsa.

Internet non è solo WEB
Internet è uno spazio virtuale molto ampio in cui non tutto è alla luce del sole, facilmente accessibile tramite motori di ricerca, link WEB (URL) e i tradizionali browser Web.
Esistono due altre parti di Internet: il Deep Web ed il Dark Web.
Il Deep Web contiene molti contenuti leciti ma non accessibili direttamente o non indicizzati.
Il Dark Web contiene invece una notevole quantità di risorse, tipicamente illegali, il cui accesso è possibile esclusivamente tramite speciali software (ad esempio "ONION") che si collegano a reti con connessioni cifrate che rimbalzano tra numerosi server in modo da garantire il totale anonimato (reti TOR).

Cittadinanza Digitale
Tenuto conto di questi pericoli è bene sapere che comunicare su internet senza aver avuto un contatto diretto fuori dalla rete (off-net) comporta sempre un certo livello di rischio e c'è la possibilità di avviare una comunicazione con un perfetto sconosciuto senza esserne consapevoli e magari essere portato a fornire informazioni sensibili.
Prima di iniziare ad utilizzare Internet è quindi opportuno acquisire delle competenze per un uso consapevole: una sorta di "istruzioni per l'uso". Essere "cittadino digitale" significa quindi avere una serie di conoscenze che ti permettono di vivere il WEB in modo consapevole e competente, conoscendo le grandi opportunità, i rischi e il modo di interagire con gli altri cittadini online.
Purtroppo però buona parte dei giovani iniziano ad utilizzare Internet in modo autonomo e senza alcuna "istruzione per l'uso", altri ne rimangono fuori con la paura di entrare in un mondo narrato come terribile e pieno di insidie. Altri ancora vedono Internet come uno spazio senza regole e anonimo dove poter sfogare le proprie frustrazioni familiari e scolastiche. I rischi di un comportamento sbagliato possono essere gravi e danneggiare se stessi e altre persone e, per chi non è esperto, il presunto anonimato c'è fino a un certo punto.


La crescita dei "social"
I dati mettono in luce che i giovani sfruttano moltissimo la comunicazione elettronica ed in particolare alcuni servizi detti "Social" che permettono di comunicare sia con amici offline che con nuovi conoscenti online con cui magari condividono degli interessi.
Il tasso di crescita degli utilizzatori dei "Social" è stato impetuoso e direttamente trainato dalla diffusione degli smartphone su un target di età media sempre più basso.



iperconnesso,
con tantissimi servizi a disposizione
estremamente facile da utilizzare
senza stringenti vincoli di autenticazione dell'identità
con un'età anagrafica di accesso alla rete sempre più bassa
con un numero di utilizzatori dei social sempre crescente
senza una preventiva e diffusa attività di formazione informatica
che il fenomeno del cyberbullismo si sta sempre più rapidamente espandendo.
Differenze tra bullismo e cyberbullismo
Bullismo
- Sono coinvolti solo gli studenti della classe e/o dell'Istituto;
- generalmente solo chi ha un carattere forte, capace di imporre il proprio potere, può diventare un bullo;
- i bulli sono studenti, compagni di classe o di Istituto, conosciuti dalla vittima;
- le azioni di bullismo vengono raccontate ad altri studenti della scuola in cui sono avvenute, sono circoscritte ad un determinato ambiente;
- le azioni di bullismo avvengono durante l'orario scolastico o nel tragitto casa-scuola, scuola-casa;
- le dinamiche scolastiche o del gruppo classe limitano le azioni aggressive;
- bisogno del bullo di dominare nelle relazioni interpersonali attraverso il contatto diretto con la vittima;
- reazioni evidenti da parte della vittima e visibili nell'atto dell'azione di bullismo;
- tendenza a sottrarsi da responsabilità portando su un piano scherzoso le azioni di violenza.
Cyberbullismo
- Possono essere coinvolti ragazzi ed adulti di tutto il mondo;
- chiunque, anche chi è vittima nella vita reale, può diventare cyberbullo;
- i cyberbulli possono essere anonimi e sollecitare la partecipazione di altri "amici" anonimi, in modo che la persona non sappia con chi sta interagendo;
- il materiale utilizzato per azioni di cyberbullismo può essere diffuso in tutto il mondo;
- le comunicazioni aggressive possono avvenire 24 ore su 24;
- i cyberbulli hanno ampia liberta nel poter fare online ciò che non potrebbero fare nella vita reale;
- percezione di invisibilità da parte del cyberbullo attraverso azioni che si celano dietro la tecnologia;
- assenza di reazioni visibili da parte della vittima che non consentono al cyberbullo di vedere gli effetti delle proprie azioni;
- sdoppiamento della personalità: le conseguenze delle proprie azioni vengono attribuite al "profilo utente" creato.
Tipologie di cyberbullismo


Sono numerose le tipologie di cyberbullismo:
- Flaming: messaggi online violenti e volgari mirati a suscitare battaglie verbali in un forum.
- Harassment (Molestie): spedizione ripetuta di messaggi insultanti mirati a ferire qualcuno.
- Denigrazione: sparlare di qualcuno per danneggiare gratuitamente e con cattiveria la sua reputazione, via e-mail, messaggistica istantanea, gruppi su social network, etc.
- Impersonation (sostituzione di persona): farsi passare per un'altra persona per spedire messaggi o pubblicare testi reprensibili.
- Outing: ottenere la fiducia di qualcuno con l'inganno per poi pubblicare o condividere con altri e senza il consenso le informazioni confidate.
- Esclusione: escludere deliberatamente una persona da un gruppo online per provocare in essa un sentimento di emarginazione.
- Cyberpersecuzione ("cyberstalking"): molestie e denigrazioni ripetute e minacciose mirate a incutere paura.
- Doxing: diffusione pubblica via internet di dati personali e sensibili.
Conseguenze psicologiche del cyberbullismo
Tre le conseguenze psicologiche legate alle vittime del cyberbullismo vi sono ansia, depressione, esclusione e nei casi più estremi il suicidio e le conseguenze negative, emotive e comportamentali del cyberbullismo, possono persistere in modo significativo nel tempo.
Alcuni studiosi sottolineano come tra le conseguenze più comuni del cyberbullismo sulla salute mentale vi siano problematiche di emotività, comportamentali, di riduzione dell'autostima e di uso di sostanze; gli studiosi inoltre ricordano che il cyberbullismo è correlato a problematiche psicologiche e sociali ma rimane ancora poco chiaro se sia il cyberbullismo da solo a determinarle o se le vittime possano aver già manifestato in passato problemi preesistenti come la depressione, l'ansia e l'esclusione sociale: in questo caso fungerebbero da fattori di rischio per il cyberbullismo aumentando la probabilità di essere poi bullizzati online.
Identikit del cyberbullo
Spesso quando si parla di cyberbullismo si prende in considerazione la vittima. Tuttavia per capire meglio il problema è fondamentale conoscere anche l'identikit del cyberbullo e quali sono i motivi che lo portano a comportarsi così.
Gli studiosi hanno provato a studiare questo aspetto ma, considerando la molteplicità delle tipologie che il cyberbullo attua, non c'è un unico identikit.
Il 16,5% dichiara di aver commesso prepotenze, di aver preso in giro, isolato o picchiato qualcuno, e il 61% di loro è maschio. Circa 1 su 10 ammette di aver messo in atto intenzionalmente comportamenti di cyberbullismo, mentre il 33% è sia un bullo che un cyberbullo. Il 22% degli adolescenti dichiara di aver preso in giro un amico o un compagno di classe perché in sovrappeso e il 23% di aver fatto intenzionalmente dei commenti offensivi e negativi a scopo denigratorio.


Spesso i cyberbulli non si rendono conto del peso che hanno le parole, soprattutto quando le scrivono in rete o le registrano attraverso dei messaggi vocali. Si nascondono dietro un'ipotetica libertà di espressione che però grava sulla salute dell'altro. Purtroppo per loro è un abitudine del tutto normale. Il problema dell'Hate Speech (parole ostili) va spesso di pari passo insieme al cyberbullismo e non è da sottovalutare per la gravità delle conseguenze psicologiche e l'impatto emotivo che ha sulla persona presa di mira.
Strategie per combattere il cyberbullismo
Comunicazione non ostile
Considerato il fatto che il cyberbullismo usa principalmente le parole per attaccare la vittima è interessante parlare di come gli esperti hanno lavorato per dare delle indicazioni sull'uso delle parole nel mondo dei social. Ho pertanto analizzato il "manifesto della comunicazione non ostile": mi sono reso conto che seguendo queste semplici regole suggerite dai punti del manifesto la probabilità di essere coinvolto in episodi di cyberbullismo si riduce drasticamente!
Safer Internet Day
Since 2004, the European Union has set up an awareness international day on the risks of using the internet with the participation of over 100 countries
worldwide: the "Safer Internet Day".
The Safer Internet Day has as its objective the promotion of safety and the responsible use of online technology and mobile phones: among the topics discussed, the presence of the problem of cyberbullying is increasingly frequent..
Besides being a place of exchange and enrichment the Internet can hide inside many dangers as cyberbullying, game addiction and dangers for everybody's privacy. The data reveal that as many as 34% of bullying comes precisely from the Internet. The web isn't always safe. The opportunities provided by the web can often become a danger especially for children and young people if they haven't had adequate training.
The Safer Internet Day aims to make the web a better and safer place to surf. To achieve this aim a lot of initiatives are organized in order to give opportunities to young people, children, students, teachers, parents, businesses and policy makers to cooperate for a better Internet.

Diritti dell'infanzia
All'origine di questa attenzione verso la protezione dei diritti dei bambini e dei ragazzi c'è un altro documento molto importante:
- "La carta dei diritti del fanciullo"
La Dichiarazione dei diritti del fanciullo è un documento compilato a Ginevra il 23 febbraio 1923 dalla Società delle Nazioni e applicata nel 1924.
Riconoscendo che l'umanità deve al bambino quanto di meglio possiede, dichiarano e accettano come loro dovere che, oltre e prima di ogni considerazione di razza, nazionalità o credo:
- Al bambino si devono dare i mezzi necessari per il suo normale sviluppo, sia materiale che spirituale;
- Il bambino che ha fame deve essere nutrito; il bambino malato deve essere curato; il bambino arretrato deve essere stimolato; il bambino delinquente deve essere recuperato; l'orfano e il trovatello devono essere ospitati e soccorsi;
- Il bambino deve essere il primo a ricevere soccorso in tempo di difficoltà;
- Il bambino deve essere messo in condizione di guadagnarsi da vivere e deve essere protetto contro ogni forma di sfruttamento;
- Il bambino deve essere allevato nella consapevolezza che le sue migliori qualità devono essere messi al servizio dei suoi fratelli.
Successivamente nel 1959, a valle dello scioglimento della società delle nazioni e l'istituzione dell'ONU e dell'UNICEF avviene la stesura e l'approvazione della "Dichiarazione dei diritti del fanciullo".
Trent'anni dopo, nel 1989, la Convenzione ONU sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza viene approvata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Lo scorso anno, nel 2019, è stato celebrata la ricorrenza trentennale della "Convenzione ONU sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza".

Consapevolezza del fenomeno del cyberbullismo
Per affrontare il problema del cyberbullismo il primo passo è prenderne coscienza.
L'Italia, nel 2018, è risultata essere il paese con il più alto indice di consapevolezza del problema del cyberbullismo. Questo dato, preso con le dovute precauzioni, ci mostra che il tema è vivo e tenuto in dovuta considerazione.


Nella seguente mappa si mette in relazione la presenza di una legislazione specifica (colore della regione), la consapevolezza del problema (dimensione pallino) e la sensazione che si sia fatto abbastanza (colore del pallino).

In Italia si vede che c'è una elevata consapevolezza, ci sono leggi "ad hoc" ma si ritiene che non si sia fatto ancora abbastanza.
In generale si vede anche che dove c'è maggiore consapevolezza c'è anche la necessità di fare di più.
Quello che noi possiamo fare è pertanto mantenere alto il livello di consapevolezza e cercare di far conoscere ai giovani il problema.
La conoscenza è infatti la principale leva che abbiamo a disposizione e per trasferirla rapidamente e in modo diffuso alla società dobbiamo comunicare in modo efficace: la comunicazione grafica/visiva e la musica, sfruttando ben 2 dei 5 sensi a nostra disposizione, sono probabilmente gli strumenti più efficaci.
Comunicazione grafica-visiva
Come già detto, in Italia si sta lavorando tanto sul cyberbullismo e sulla consapevolezza dell'importanza di questo tema e di conseguenza sulla comunicazione grafica e visiva con un importante lavoro di produzione di materiale divulgativo di facile comprensione come cartoni animati, fumetti, film, infografiche, depliant, siti web e molto altro.

La comunicazione visiva è la trasmissione di un messaggio tramite un'immagine. La comunicazione per immagini permette di raggiungere il massimo effetto comunicativo nel più breve tempo possibile grazie al suo forte potere di richiamo, alla sua spesso immediata comprensibilità e alla facilità di memorizzazione. Essa può avvenire attraverso diversi strumenti quali la fotografia, la grafica, la pittura, la scrittura e i video.

Il periodo storico in cui si snoda il percorso della comunicazione visiva moderna è rappresentato da uno scenario composto da due rivoluzioni.
La prima è la rivoluzione tecnica degli ultimi due decenni dell'Ottocento, con le conquiste della:

- cromolitografia, che ha dato facoltà agli artisti di realizzare manifesti a più colori e di grande formato;
- l'immissione di macchine compositrici per i testi, che ha consentito un'accelerazione nella produzione dell'editoria periodica e dei quotidiani;
- la fotomeccanica, che ha permesso la riproduzione e dunque la moltiplicazione all'infinito dell'immagine fotografica;
- le macchine rotative tramite le quali l'informazione e la comunicazione visiva sono diventate fenomeni di massa.



La seconda, quella dei giorni nostri, è la rivoluzione tecnologica dell'informatica, della comunicazione e dell'arte digitale.
Il 90% delle informazioni trasmesse al cervello sono visual ed è per questo motivo che le immagini ed i video sono i contenuti visivi più popolari per comunicare il proprio messaggio ai consumatori.
La digital art, parte fondante della comunicazione digitale, muove i suoi passi negli anni '50 anche se possiamo dire che è dagli '80 in poi che si diffonde maggiormente. Uno dei precursori dell'arte digitale è l'Optical Art che, nata nel 1960, è un movimento di arte astratta nel quale si vogliono provocare principalmente le illusioni ottiche, tipicamente di movimento, attraverso l'accostamento opportuno di particolari soggetti astratti o sfruttando il colore.
È stato, inoltre, stimato che l'84% della comunicazione del 2018 è stata basata su contenuti visivi, inclusi Social Media, Websites e Video.


I social più utilizzati dai giovani per trasmettere dei contenuti sono: Facebook, Instagram, Pinterest e TikTok.
Su Facebook i visual content più utilizzati sono: le copertine, le infonografiche, i video, presentazioni e grafici. Nello specifico, i video nell'ultimo anno hanno avuto un incremento di utilizzazione.
Su Instagram, invece, essendo una piattaforma composta quasi esclusivamente da immagini, quelli più utilizzati sono le citazioni, le immagini dei prodotti, quelle motivazionali e quelle rappresentative della filosofia e delle modalità lavorative di un'azienda. Durante quest'ultimo anno il numero di iscritti è notevolmente incrementato.
Su Youtube, che è una piattaforma per visualizzare una vasta gamma di video sia da singoli utenti, sia da società dei media e altre organizzazioni, che offrono parte del loro materiale tramite il sito.
Ed infine TikTok nella quale gli utenti possono creare brevi clip musicali di durata variabile tra i 15 e i 60 secondi ed eventualmente modificare la velocità di riproduzione, aggiungere filtri ed effetti particolari ai loro video.
Ciò dimostra che sono i contenuti visivi più efficaci a portare il pubblico giovane a conoscere, a creare un rapporto di fiducia e di lealtà verso le aziende che sfruttano efficacemente questo tipo di marketing.

La musica leggera
Altrettanto potente è la comunicazione effettuata attraverso la musica che da sempre è parte integrante della nostra vita.
Il tema del cyberbullismo come abbiamo già detto è un argomento molto recente e pertanto non sono state ancora scritte tante canzoni riguardanti questo argomento e i pochi brani che ne parlano sono tutti appartenenti alla categoria della musica leggera.
Ho iniziato un grosso lavoro di ricerca, poi di ascolto e lettura dei testi e quindi di selezione e analisi.

Ho trovato brani in italiano e in lingua inglese e li ho classificati sulla base della popolarità che hanno raggiunto e il più popolare brano in lingua italiana è "Guerriero" di Marco Mengoni.
Guerriero è stato pubblicato il 21 novembre 2014 nell'album "Parole in circolo". Si tratta del singolo di maggior successo dell'artista, certificato sei volte disco di platino per aver venduto oltre 300.000 copie, nonché il primo brano italiano a raggiungere contemporaneamente la vetta nelle vendite digitali. Il genere è di tipo Elettropop cioè un genere musicale che unisce musica elettronica e musica pop. Il brano parla principalmente della bellezza di avere qualcuno al proprio fianco, al quale poter dire "non aver paura, non temere mai".


Dal punto di vista musicale, "Guerriero" inizia con un ritmo lento e martellante che ricorda il battito cardiaco, per poi dare ampio spazio alle note di un piano e alla dolcezza della voce del cantante . Mentre sussurra le parole, il ritmo si fa più intenso con il trascorrere dei secondi con parole emozionanti: "E levo questa spada alta verso il cielo. Giuro sarò roccia contro il fuoco e il gelo. Solo sulla cima attenderò i predoni. Arriveranno in molti e solcheranno i mari"
Poi arriva il ritornello e "Guerriero" prende forza tra beat elettronici e tastiere incisive con un fondo di archi e di trombe molto coinvolgente ed emozionante.
"Guerriero" è un brano dove le parole sono in perfetta sintonia con le note e il suo ritmo crea una canzone che rimane in testa con sensazioni positive.
La canzone è accompagnata da una videoclip che ne esalta e amplifica le emozioni e il suo finale è davvero suggestivo e spiazzante.

Lo spirito di squadra contro l'isolamento
Gli esperti affermano che far parte di un gruppo nello sport aiuta ad esempio a soddisfare il bisogno di affiliazione ed appartenenza che ogni individuo ha: si impara a condividere insieme le regole del gioco, le emozioni, le frustrazioni, i fallimenti e le sconfitte, si inizia a comprendere il valore della collaborazione tra pari, piccoli passi che hanno importanti effetti nella definizione delle competenze sociali che si avranno da adulti.
Inoltre sentirsi parte di un gruppo assume un valore aggiunto in chi ad esempio non ha fratelli: "Nella società attuale in cui i ragazzi sono spesso figli unici, il senso di appartenenza ad una squadra può andare a costituire un'alternativa al gruppo dei fratelli, permettendo anche ai più piccoli un contesto di interazione diverso rispetto a quello scolastico. Far parte di un gruppo si ripercuote positivamente anche sugli aspetti caratteriali, emotivi e sull'umore del bambino o del ragazzo: anche durante la sconfitta si ha il supporto e il sostegno degli altri, ed è più facile aumentare la propria autostima e le capacità relazionali, si ha l'opportunità di vedere i propri limiti da un altro punto di vista, riuscendo a superarli al meglio, perché ci si sente parte di qualcosa, ci si sente accettati".
Conclusioni
Nel percorso di raccolta delle informazioni e rielaborazione sul tema del Cyberbullismo ho trovato molto materiale su cui poter lavorare ed ho scoperto tanti aspetti che non conoscevo e che ho trovato molto interessanti e utili per capire come poter affrontare con maggiore tranquillità il vasto mondo di Internet.
In questo lavoro ho infatti imparato a capire che Internet possiede delle potenzialità enormi ma che è altrettanto importante conoscerne i rischi,
Ho trovato estremamente interessante il manifesto della comunicazione non ostile perchè mi sono reso conto che tenendo in considerazione queste semplici regole si riesce:
- a riconoscere sin dal principio un comportamento scorretto che gli altri possono utilizzare sui social
- a evitare che si possa, senza accorgersene, agire con parole e modi ostili come un vero cyberbullo
Inoltre ho imparato a creare siti WEB rielaborando i testi, integrandoli con dati di ricerche autorevoli, associando immagini e video pertinenti al fine di creare nuovi contenuti originali. Ritengo che questo possa essere molto utile per il mio percorso formativo.
Spero che questo lavoro possa anche essere di ispirazione per i ragazzi che in un prossimo futuro dovranno creare come me una tesina riguardante il tema del cyberbullismo.
Sitografia
Per documentarmi ho utilizzato giornali, libri, depliant, siti web e servizi disponibili sul web che ho poi rielaborato. Infine ho trovato immagini e brevi video, sempre tratti da internet, relativi a fatti realmente accaduti.
Vivi Internet al meglio - Telefono azzurro/Google/Altroconsumo
https://www.unicef.it/tag/cyberbullismo
https://www.unicef.org/rosa/reports/convention-rights-child
https://azzurro.it/cyberbullismo-2/
https://www.youtube.com/watch?v=KxHltHLMTBE&t=2463s
https://www.miur.gov.it/bullismo-e-cyberbullismo
https://www.saferinternetday.org/
https://www.comparitech.com/internet-providers/cyberbullying-statistics/
https://www.generazioniconnesse.it/site/it/0000/00/00/cyberbullismo--2/
https://www.fondazionecarolina.org/carolina/
https://it.wikipedia.org/wiki/Guerriero_(Marco_Mengoni)
https://artevitae.it/optical-art-op-art/
https://www.slideshare.net/AlessandraSiano/ferire-con-un-click-il-cyberbullismo-70203099
https://www.clairemckinneypr.com/average-time-spent-daily-on-social-media-with-2019-data/
https://www.broadbandsearch.net/blog/cyber-bullying-statistics
https://www.stateofmind.it/2018/03/cyberbullismo-salute-mentale/